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La fiscalità negli Emirati Arabi Uniti è una delle più vantaggiose al mondo. Sempre più imprenditori, liberi professionisti e investitori valutano di trasferire o aprire una società a Dubai, attratti da un sistema fiscale leggero e da una burocrazia snella.

In questo articolo approfondiamo come funziona la tassazione a Dubai, quali imposte si pagano (o non si pagano), cosa cambia tra Mainland e Free Zone, e perché Dubai rappresenta una delle migliori giurisdizioni per chi cerca efficienza fiscale e opportunità di crescita internazionale.

Quali tasse si pagano a Dubai?

Il sistema fiscale degli Emirati è molto semplice e trasparente. Ecco le principali caratteristiche:

  • Nessuna imposta sul reddito personale: chi lavora o percepisce dividendi negli Emirati non paga tasse personali.
  • Nessuna imposta su dividendi e plusvalenze.
  • IVA al 5%, introdotta nel 2018, applicata su beni e servizi per le imprese con fatturato annuo oltre i 375.000 AED (circa 93.000 euro).
  • Corporate Tax introdotta nel 2023, applicata solo agli utili aziendali che superano una certa soglia.

Questo significa che vivere e fare business a Dubai può ridurre drasticamente la pressione fiscale rispetto all’Italia o ad altri paesi europei.

Come vengono calcolate le tasse di una società a Dubai?

Dal 1° giugno 2023, è entrata in vigore la Corporate Tax federale, che si applica alle imprese con sede negli Emirati Arabi. Le aliquote sono:

  • 0% per i profitti annui fino a 375.000 AED;
  • 9% per la parte di utili che eccede questa soglia.

La tassazione si applica al reddito netto d’impresa, cioè ricavi meno costi deducibili. Non riguarda i dividendi distribuiti agli azionisti né i redditi personali dei soci.

Imposta sul valore aggiunto (IVA) al 5%

L’IVA di Dubai è un’imposta indiretta simile a quella europea, ma con un’aliquota molto più bassa (5%). Le imprese che superano i 375.000 AED (circa 94.5000 euro) di fatturato annuo devono registrarsi e applicare l’IVA su beni e servizi venduti.

Sono previste alcune esenzioni e aliquote zero per settori strategici (sanità, educazione, immobiliare residenziale, ecc.).

Come si calcola l’imposta sul reddito delle società (Corporate Tax)

Per calcolare la corporate tax, si parte dal reddito complessivo dell’azienda e si deducono tutti i costi legittimi: spese operative, salari, affitti, costi pubblicitari, ecc. Il risultato è il reddito imponibile:

  • Se il reddito imponibile è inferiore a 375.000 AED, l’imposta è 0%;
  • Se supera la soglia, si applica il 9% solo sull’importo eccedente.

Questo sistema rende Dubai molto competitiva rispetto ad altri paesi dove la corporate tax può superare il 25%.

Quante tasse paga un libero professionista a Dubai?

I liberi professionisti a Dubai sono soggetti alla corporate tax se superano la soglia dei 375.000 AED annui. Tuttavia, anche per loro:

  • L’aliquota parte da 0%;
  • Non esistono imposte personali aggiuntive;
  • L’IVA si applica solo se superano il limite di fatturato.

MP Elites, società specializzata in consulenza fiscale a Dubai, offre soluzioni personalizzate per freelance, incluso il Freelance Visa, per lavorare in piena regola negli EAU.

Come funziona la tassazione nelle Free Zone a Dubai?

Le Free Zone sono aree economiche speciali create per attrarre investimenti esteri. Le imprese registrate in una Free Zone possono beneficiare di:

  • 0% di corporate tax su redditi “qualificati”;
  • 100% proprietà straniera (senza bisogno di sponsor locali);
  • Facilità di apertura e regolamentazione semplificata.

Attenzione: per mantenere l’esenzione fiscale è necessario che l’azienda abbia presenza reale negli EAU e non operi direttamente nel mercato mainland senza autorizzazione. Inoltre, i redditi “non qualificati” sono soggetti al 9%.

MP Elites affianca aziende e imprenditori nella scelta della Free Zone più adatta, nella registrazione societaria e nella conformità fiscale.

Perché la tassazione negli Emirati Arabi è così conveniente?

  1. Nessuna imposta sul reddito personale: ideale per imprenditori e professionisti.
  2. Corporate tax tra le più basse al mondo.
  3. Regime IVA leggero e semplice da gestire.
  4. Free Zone con vantaggi unici per le imprese estere.
  5. Sistema legale chiaro, moderno e orientato al business.
  6. Accordi contro la doppia imposizione firmati con decine di paesi, inclusa l’Italia.

Conclusioni: conviene davvero trasferirsi a Dubai?

Trasferire la propria attività o aprire una società a Dubai può portare vantaggi fiscali enormi, ma solo se si rispetta la normativa locale e si struttura tutto in modo corretto. È importante:

  • Avere una presenza reale negli Emirati;
  • Evitare rischi come l’esterovestizione (che comporta sanzioni dall’Italia);
  • Affidarsi a consulenti esperti per la pianificazione fiscale internazionale.

MP Elites offre un supporto completo per liberi professionisti, startup e aziende: dalla costituzione della società alla gestione contabile, fiscale e bancaria.

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